venerdì, Novembre 22, 2024
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Pio Albergo Trivulzio: Unione Inquilini, SICET, SUNIA e Coordinamento Comitati Inquilini contro la cessione del patrimonio all’INVIMIT.

LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA E IL RILANCIO DELLA MOBILITAZIONE

In un lungo e articolato comunicato, Unione Inquilini, SUNIA, SICET e Coordinamento dei Comitati Inquilini denunciano che Venerdì 22 novembre è previsto il rogito del primo gruppo di stabili del PAT a un fondo immobiliare gestito da INVIMIT SGR.

Una operazione, si denuncia nel comunicato, assai poco trasparente e in contrasto con le finalità del PAT, il cui patrimonio “è composto da oltre mille alloggi, da sempre destinati dai benefattori che li hanno donati al PAT a garantire una casa a prezzi calmierati ai lavoratori, che ora solo in parte sono locati, alle famiglie, mentre la restante parte sono vuoti (circa 300) o affittati a società che gestiscono affitti temporanei.”

Rispetto a questa impostazione, la contrarietà dei sindacati inquilini e dei comitati è totale, anche perché tutta questa operazione immobiliare si realizza in una condizione in cui i contratti di affitto non vengono rinnovati e le procedure di sfratto per scadenza contrattuale sono solo sospese ma non annullate.

Per tali motivi, Unione Inquilini, SICET, SUNIA e Comitati Inquilini rilanciano la vertenza e la mobilitazione, sulla base di una precisa piattaforma rivendicativa, sintetizzabile in 7 punti:

  1. La sospensione di tutti gli atti amministrativi e l’apertura di un confronto con le Istituzioni regionale e comunale e i sindacati inquilini per ragionare su soluzioni alternative al conferimento al fondo immobiliare;
  2. che in ogni caso ci sia un confronto preliminare sulle linee di indirizzo e il regolamento del fondo (rispetto a cui comunque ribadiscono la contrarietà) almeno per le parti che interessano l’inquilinato: sistema dei canoni, garanzie sociali, inalienabilità degli immobili, incedibilità delle quote del fondo a soggetti diversi da quelli pubblici;
  3. La pubblicizzazione dell’intero piano di risanamento dell’Ente;
  4. La sospensione definitiva di tutte le procedure di sfatto e delle disdette;
  5. il rinnovo degli accordi sindacali sui canoni concordati;
  6. piani di risanamento dello stato manutentivo degli immobili che sono fortemente degradati;
  7. Interruzione della cessione di alloggi per gli affitti brevi e l’assegnazione degli alloggi sfitti con criteri sociali e trasparenti.
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