La dichiarazione di Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale di Unione Inquilini
“I dati degli sfratti 2023 forniti dal Ministero degli Interni, dopo l’impennata del 2022 dovuta anche dalla ripresa dopo il blocco causato dalla pandemia, non subiscono aumenti significativi. Certo che 21.345 famiglie sfrattate con la forza pubblica, quasi sempre senza interventi pubblici e passaggio da casa a casa, dovrebbero pesare sulla coscienza di ogni Paese civile.
Numeri ancora alti per le richieste di esecuzione presentate agli Ufficiali Giudiziari, che si attestano a 73.800, mentre rimangono sostanzialmente invariati gli sfratti per finita locazione.
A preoccuparci è naturalmente la riconferma della morosità, oltre 30 mila sentenze e che si attesta all’80% sul totale di 39.373, come prima causa dei provvedimenti. Una tendenza che evidenzia come il sistema delle politiche abitative non sia ancora adeguato per le famiglie in difficoltà del nostro Paese. Una sofferenza abitativa acuta che è lo specchio della sofferenza sociale del Paese, che permane, pur in presenza di un mercato immobiliare in restrizione e sostanzialmente bloccato.
Mancano politiche abitative pubbliche e demandare, come fa questo governo, al mercato privato non è la soluzione ma l’aggravarsi del problema.”
Domani pubblicheremo tutte le tabelle relative alle Regioni e alle città
