Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale dell’Unione inquilini, di fronte alle Commissioni Costituzionale e Giustizia del Senato ha difeso con grande forza le ragioni del contrasto radicale all’impostazione generale del DDL e in particolare dell’articolo 10: “Esprimo una grande preoccupazione sul DDL Sicurezza. Non a caso, il testo mira a reprimere i bisogni sociali e qualsiasi forma di dissenso.”
Ci sono ragioni forti a sostegno di questa bocciatura sonora di un testo demagogico, nato sotto la pressione di una campagna mediatica orchestrata e che nasconde i dati veri della sofferenza abitativa di questo Paese che sono strutturali, cioè provengono da decenni di abbandono di politiche pubbliche sulla casa, ma che questo governo ha pesantemente peggiorato a partire dall’azzeramento dei finanziamenti per il fondo sociale affitti e per la morosità incolpevole, dall’abbattimento del reddito di cittadinanza, e da altri provvedimenti, come il cosiddetto “Salva Casa” di Salvini, il ddl Santanché sugli affitti brevi, ecc.
“Il governo”, ha aggiunto Silvia Paoluzzi, “viola trattati e Convenzioni Internazionali, come per esempio il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. Per questo, abbiamo presentato all’ONU, in previsione della prossima Sessione sulla verifica del rispetto dei diritti umani nei vari Paesi, un Rapporto sulle violazioni al diritto alla casa in Italia.”
Un intervento che ha suscitato sicuramente interesse se il Presidente, irritualmente, ha ritenuto di intervenire per tentare di rassicurare che il testo non interverrebbe sugli sfratti e se altri parlamentari hanno richiesto di inviare alle Commissioni Riunite il Report inviato all’ONU dall’Unione inquilini e dall’Alleanza Internazionale degli Abitanti.
Per guardare il video dell’audizione (l’intervento della segretaria di Unione Inquilini è all’incirca al minuto 45 e seguenti:
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