giovedì, Novembre 21, 2024
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Sesto San Giovanni. Unione Inquilini mercoledì 2 ottobre picchetto antisfratto in Via Silvio Pellico 31.

“Vogliamo impedire lo sfratto per finita locazione ai danni di una famiglia con quattro figli, di cui due minorenni, che non può trovare una un’altra abitazione nel mercato privato”.

Nel volantino, tutte le inadempienze del comune di Sesto, che viola il diritto alla casa.

PICCHETTO ANTI SFRATTO MERCOLEDI’ 2 OTTOBRE DALLE ORE 9,00 IN VIA SILVIO PELLICO 31, SESTO SAN GIOVANNI


Il 2 ottobre potrebbe venire sfrattata PER FINITA LOCAZIONE una FAMIGLIA CON
QUATTRO FIGLI DI CUI DUE MINORENNI, che con il suo reddito non riesce a
trovare un’altra abitazione nel mercato privato.
Come noto il Sindaco, che per Legge è responsabile della salute dei cittadini ed in
particolare dei minori e la CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL’INFANZIA ratificata
dall’Italia impongono all’Amministrazione e alle Istituzioni di prendersi cura di DUE MINORI
che il 2 ottobre potrebbero perdere la casa, ma evidentemente l’Amministrazione sestese
non ritiene una sua responsabilità dare risposte ai diritti negati dei suoi cittadini più fragili
che finiscono in strada senza alternative.
Il Sindacato chiede, da 7 anni, che il Comune PROVVEDA COME PER LEGGE AD
ASSEGNARE LE OLTRE 60 CASE POPOLARI VUOTE ed elabori un Piano Casa e che, nel
frattempo, deliberi uno stanziamento con il quale poter offrire soluzioni abitative
d’emergenza per i minori e invalidi civili che vengono sfrattati, ma a oggi l’Amministrazione
non risulta avere provveduto pur essendo la famiglia inserita nelle graduatorie SAP e SAT.
L’Ufficiale Giudiziario all’accesso di MERCOLEDI’ 2 OTTOBRE dovrà eseguire lo sfratto su richiesta della proprietà.

Per questi motivi siamo costretti a organizzare un nuovo picchetto.
MERCOLEDI’ 2 OTTOBRE 2024 alle ore 9,00 in SESTO SAN GIOVANNI (MI)
VIA SILVIO PELLICO N° 31


Il Comune può intervenire a tutela dei minori come dovuto per Legge? Sì, può contattare la
proprietà chiedendo un rinvio o individuando una soluzione abitativa d’emergenza.
Se l’Amministrazione avesse continuato con la politica delle sublocazioni avrebbe ad
esempio potuto assegnare alla famiglia un alloggio privato in sublocazione.
Ognuno si assumerà le sue responsabilità, noi faremo quello che ci compete lottando
ancora e sempre per una società fondata sull’uguaglianza sostanziale di tutti.
Contro una politica che ha praticato per anni attività discriminatorie che hanno
portato il Comune a subire ben 6 condanne giudiziarie per discriminazione e che
ha violato i diritti umani con lo sgombero della CASA ALBERGO.
NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE


Comitato per il DIRITTO ALLA CASA UNIONE INQUILINI

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