Pubblichiamo il testo integrale e una sintesi divulgativa del Rapporto inviato all’ONU e presentato il 23 settembre in una affollata e riuscita conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
Un testo lucido, realistico e quindi spietato di tutte le inadempienze dell’Italia nei confronti del Diritto alla Casa e, conseguentemente delle violazioni ai Trattati e alle Convenzioni internazionali sottoscritti dal nostro Paese e ratificati dal Parlamento.
Non ci sono sconti per nessuno. Si denunciano con dati oggettivi e incontrovertibili le violazioni strutturali provocate da un ciclo lungo dei governi che si sono succeduti negli ultimi 30/40 anni e le violazioni incrementali, prodotte dal governo Meloni in questi pochi ma disastrosi anni di vita.
Violazioni strutturali che riguardano per fare l’esempio più eclatante l’abbandono dell’edilizia residenziale pubblica a canone sociale che ha provocato l’attuale carenza di alloggi ERP per cui ci sono 650 mila famiglie aventi diritto che rimangono senza risposta. Violazioni incrementali, prodotte dal governo delle destre che, per fare solo qualche esempio, ha azzerato tutti i contributi e i sussidi per prevenire gli sfratti, ha reso legali le abitazioni sotto standard, non regolamenta e limita gli affitti brevi, con il ddl sicurezza vuole trattare da criminali chi occupa per necessità un immobile vuoto e non utilizzato e financo coloro sotto sfratto che non possono reperire un alloggio alternativo sul mercato. Un testo gravissimo che estende le medesime pene anche a chi resiste e porta solidarietà. Un governo che non risponde alle richieste dell’ONU in merito alla effettuazione di sfratti che violano i diritti umani.
Un Rapporto che è già stato inviato all’ONU, che sarà oggetto di una discussione preliminare a novembre a Ginevra per un esame poi definitivo a gennaio e che non si limita alla denuncia ma che si compone di una seconda parte in cui propone una missione in Italia del Relatore ONU e una serie di interventi specifici e concreti.
Lo Stato Italiano è alla sbarra e chiamato a decidere se avviarsi verso una risposta che progressivamente rimetta le politiche abitative sul binario giusto indicato dai Trattati o, al contrario, porsi ai margini della comunità democratica internazionale, messa all’indice come altri Paesi, come per esempio l’Ungheria di Orbàn.
Per quanto ci riguarda, andremo avanti, fino in fondo. Serve una svolta profonda che chiama in causa non solo il ciclo disastroso del governo Meloni ma anche quello dei pallidi governi di centro sinistra o dei cosiddetti governi tecnici che si sono succeduti in questi decenni.
Di seguito i link al rapporto Integrale e alla Sintesi