martedì, Dicembre 3, 2024
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Milano, Pio Albergo Trivulzio. Il Coordinamento dei Comitati Inquilini, l’Unione Inquilini, il SUNIA e il SICET inviano una diffida: sospendere immediatamente i rogiti!

  • Al Commissario Straordinario del PAT Dott. Tronca
  • All’ AD di INVIMIT Sgr, Dott. Scalera
  • Al D.C Patrimonio INAIL, Dott. Gasperini
    e, per conoscenza:
  • Al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia, Dott. Fontana
  • Al Sindaco di Milano, Dott. Sala
    Loro Sedi
    Oggetto: immediata sospensione del rogito per la cessione degli stabili di proprietà degli Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio (di seguito “Ente”) ad un fondo immobiliare (di seguito “Fondo”) gestito da INVIMIT Sgr e vendita di una sua quota ad INAIL
    Il Coordinamento dei comitati inquilini del Pio Albergo Trivulzio,
  • con riferimento al piano di risanamento dell’Ente che, al fine di ripianare i propri debiti accumulati nel tempo e di rilanciarne i servizi prevede, tra l’altro, a breve l’alienazione degli stabili dell’Ente ad un fondo immobiliare all’uopo costituito e gestito da INVIMIT Sgr e la cessione di una quota di minoranza del Fondo ad INAIL;
  • dopo aver ricordato che nei mesi scorsi è stata tentata invano dal Coordinamento dei comitati inquilini PAT e dai sindacati SUNIA, SICET e Unione Inquilini ogni possibile forma di collaborazione con l’Ente per proporre soluzioni idonee a ripianare il debito dello stesso, tutelando però nel contempo gli attuali inquilini degli stabili stessi, lavoratori, pensionati e persone fragili, che hanno sempre regolarmente pagato gli affitti e ristrutturato a proprie spese gli appartamenti condotti;
  • considerato che nelle frequenti occasioni di confronto e dialogo sul tema, offerte nei mesi scorsi (audizioni del Commissario Straordinario nelle Commissioni consiliari regionali e comunali e incontri del Commissario stesso con le Organizzazioni sindacali, presente in alcune occasioni anche INVIMIT), si sono sentite dichiarazioni sulla drammaticità della situazione finanziaria dell’Ente, ma non si sono mai visti nella loro interezza né il piano di risanamento (per la realizzazione del quale si sarebbe “resa necessaria” la cessione/vendita in tempi brevi al predetto fondo del patrimonio immobiliare dell’Ente), né l’atto di regolamentazione della cessione, da predisporsi a cura di INVIMIT Sgr in collaborazione con l’Ente;
  • considerato anche che, nonostante varie richieste di accesso agli atti, l’Ente non ha mai fornito nemmeno in semplice visione le carte che attestano le donazioni degli stabili a suo favore e che il Coordinamento dei comitato inquilini PAT è in possesso di documenti che il presupposto della donazione era l’effettiva indicazione che tali stabili debbano
    continuare nel tempo ad essere utilizzare per lo scopo per il quale gli stessi erano stati costruiti;
  • dato che, di fronte a tale carenza di informazione, questo Coordinamento dei comitati degli inquilini PAT solleva forti dubbi sulla liceità della cessione degli stabili, con particolare riferimento alla possibilità che vi siano vincoli ostativi nella cessione degli stabili ad un fondo immobiliare che ha per scopo la valorizzazione finanziaria degli stessi, quando gli stabili, per i quali abbiamo la documentazione, sono tutti frutto di donazioni da parte di benefattori, allo scopo di essere esclusivamente concessi in affitto ai lavoratori a prezzi calmierati, come da volontà dei donatori stessi, e non possano quindi essere “valorizzati” secondo l’attuale progetto di alienazione degli appartamenti al Fondo gestito da INVIMIT SGR con quota di minoranza venduta ad INAIL;
  • d’intesa con i sindacati SUNIA, SICET e Unione Inquilini
    invita
    INVIMIT SGR, INAIL e l’Ente ad interrompere immediatamente l’operazione di cessione a mezzo rogito di tutti gli stabili di proprietà dell’Ente, anche di quelli di cui non verrà prodotto la documentazione che attesti le finalità per cui questi immobili sono stati costruiti e i terreni, sui cui questi immobili sono stati costruiti, sono stati donati:
    specifica che
    in assenza di riscontro a tale invito entro il giorno 15 di questo mese di settembre 2024,
    il Coordinamento dei comitati inquilini PAT e i suddetti sindacati intraprenderanno le azioni che riterranno più opportune in merito
  • alla prospettata cessione degli stabili al Fondo, il cui scopo è quello di valorizzare gli appartamenti ceduti e, in aggiunta,
  • all’attuale concessione di appartamenti a società di affitti a breve,
    in quanto entrambe contrarie alla finalità di affittare gli appartamenti a prezzi calmierati ai lavoratori, prevista nella documentazione a nostre mani.
    La presente comunicazione viene diffusa a mezzo stampa in una logica di piena trasparenza.
    Il Coordinamento dei comitati degli inquilini del PAT, SUNIA, SICET e Unione Inquilini
    Milano, 2 settembre 2024
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