Come Unione Inquilini, considerata la grande speculazione sugli affitti, riteniamo che una parte del consistente dei patrimoni confiscati a società e singoli imprenditori possa essere destinata ai soggetti più deboli che vivono nella nostra città. Tale patrimonio può essere efficacemente gestito dalle istituzioni di prossimità, in quanto dotate di maggior conoscenza della realtà del territorio e delle difficoltà della popolazione che lo abita.
Quanto accaduto nei giorni scorsi ci dà spunto per affrontare concretamente la precarietà abitativa che da molto tempo esiste in città, pur consapevoli che non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi legati al diritto dell’abitare. Intraprendere questa strada mai percorsa sarebbe un inizio verso una gestione del problema più attenta alle condizioni di chi vive situazioni drammatiche come perdita del lavoro, mancanza di beni di prima necessità e perdita dell’abitazione.
Unione Inquilini Torino e Piemonte