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Unione Inquilini: far deperire il patrimonio pubblico e lasciare le case popolari sfitte sono crimini sociali!

I dati di Federcasa ci parlano della necessità di investire nell’Erp per rispondere alla precarietà abitativa e alla sfida dell’efficientamento energetico senza ricorrere alla repressione del ddl sicurezza.

Dichiarazione di Silvia Paoluzzi Segretaria Nazionale Unione Inquilini 

“Il Direttore di Federcasa Patrizio Losi, insieme al neopresidente di Federcasa Marco Buttieri, auditi in sede di Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie, hanno snocciolato numeri interessanti che sottolineano le difficoltà strutturali dell’Erp e sulla mancanza di politiche abitative. 

Su un totale di 769.745 alloggi Erp gli alloggi sfitti sono 60.217, un numero che ci pare sottostimato se si considera anche le dichiarazioni del Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini che ne aveva dichiarate ben 90 mila. Sul totale di alloggi le occupazioni abusive sono a 16.214, un dato che oscilla se si considera che deriva dalle denunce di occupazione a cui non c’è verifica dell’avvenuto rilascio. Inoltre si evidenzia una media di 1154 sgomberi per regione, mentre la morosità si attesta su 1.191.478,69 euro. 

Quindi un 10% di immobili inutilizzati che necessitano di manutenzioni, come spiega lo stesso Direttore, per mancanza di stanziamenti più volte annunciati dal Governo e mai concretizzati. I 60.217 alloggi vuoti ci paiono essere un numero sottostimato allo stesso tempo una goccia nel mare di disperazione della precarietà abitativa che imperversa nel nostro paese. Nelle graduatorie pubbliche rimangono 650 mila famiglie che hanno diritto ad un alloggio pubblico per le quali nulla si sta facendo se si considera che il Piano Casa non è altro che un condono mentre le misure prossime vedono il solo investimento verso il social housing. In Italia rimaniamo molto indietro, potremmo per esempio come nel resto d’Europa, lavorare sui piani di intervento per le energie rinnovabili e edilizia green per migliorare le condizioni di vita delle persone e rilanciare l’Erp, il prezioso patrimonio pubblico e perché tale meritevole di tutte la cura necessaria. 

Vorremmo infatti capire chi risponde dello sperpero del denaro pubblico per le decine di migliaia di immobili pubblici ERP non assegnati? Non è criminale lasciare deperire il patrimonio pubblico in una condizione di sofferenza abitativa così drammatica? Il disagio abitativo si combatte con politiche sociali non con repressione come fa il governo con il cosiddetto DDL sicurezza.”

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