domenica, Novembre 24, 2024
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La mobilitazione Contro il DDL Sicurezza: il volantino da diffondere nei lotti e nei quartieri popolari

DIRITTO ALLA CASA, IL GOVERNO MELONI HA LA SOLUZIONE: IL PASSAGGIO DA ALLOGGIO A CARCERE!

Le destre antisociali al governo (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) stanno approvando in Parlamento una legge che chiamano disegno di legge “sicurezza” ma che dovrebbe essere chiamato “disumanità”. Il loro problema:

●non è quello di dare risposta alle 650 mila famiglie che sono in graduatoria per una casa popolare ma rimangono senza risposta

●non è ottemperare a questo previsto dai Trattati internazionali in materia di salvaguardia dei diritti umani, che impediscono lo sfratto senza passaggio da casa a casa per chi non ha reddito sufficiente per il libero mercato, è malato, ha minori in casa, è anziano

●Non sono i 200 mila sfratti esecutivi pendenti sulle famiglie, di cui il 90% per morosità e i 170 mila pignoramenti che pendono su chi non ce la fa a pagare il mutuo

●non è dare risposte o un aiuto al milione di famiglie in affitto che è sotto la soglia della povertà assoluta, a cui hanno già tolto il contributo affitto e quello per la morosità incolpevole.

Il loro problema non è la povertà ma sono i poveri, che vogliono nascondere come la cenere sotto lo zerbino, come durante le parate del ventennio in cui si mettevano i bandoni per nascondere le baracche.

Il loro nemico non è chi lascia le case popolari vuote e non le assegna (90 mila in Italia), non sono gli amministratori che lasciano deperire il patrimonio pubblico inutilizzato (caserme, scuole, ospedali, ecc.), non sono quei proprietari che lasciano abbandonati al degrado immobili vuoti. Il problema delle destre antisociali al governo è perseguire come criminali da condannare fino a 7 anni di carcere chi occupa per necessità un immobile vuoto e inutilizzato, anche se pubblico e lasciato in uno stato di degrado. Un provvedimento, inoltre, scritto in maniera volutamente ambigua e che può aprire la strada ad abusi di ogni natura.

L’Unione Inquilini chiama gli assegnatari delle case popolari, gli inquilini, i precari della casa alla mobilitazione. Non vogliamo galera e repressione ma case popolari e risanamento dei quartieri.

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