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22 aprile, assemblea nazionale. Confronto tra associazioni, movimenti e forze politiche

Sabato 22 aprile si è tenuta a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne l’assemblea organizzata dalla Rete dei Numeri Pari per un confronto con le forze politiche che hanno sottoscritto negli scorsi mesi la nostra Agenda Sociale.

Tra gli obiettivi, chiedere conto alle forze politiche delle decisioni sottoscritte nei mesi scorsi e di quanto fatto in Parlamento per portare avanti le proposte dell’Agenda sociale. Oggi ancora più impellenti dinanzi alle ultime pessime decisioni del Governo Meloni. Un confronto ancora più urgente se consideriamo il quadro internazionale. L’impatto della guerra in Ucraina, con le sue conseguenze sul costo della vita, il rischio di una escalation termonucleare e l’assenza di un’opposizione unitaria in grado di costruire alternative concrete per la Pace, stanno determinando un ulteriore aumento delle disuguaglianze e dell’insicurezza sociale nelle nostre vite e nel Paese.

Abbiamo sempre sostenuto che l’antidoto allo sconforto è l’azione collettiva, insieme alla costruzione di alleanze sui territori intorno a proposte concrete e facilmente comprensibili dai cittadini e dalle cittadine, a partire da chi è rimasto indietro ed è impoverito da 15 anni di crisi ininterrotta. Senza partecipazione, senza una controffensiva culturale e politica, in questo contesto e con questo Governo, a rischio è la Repubblica.

Il confronto del 22 aprile è stato infatti organizzato non solo per chiedere conto di quanto fatto sino ad ora in Parlamento da chi ha sottoscritto l’Agenda Sociale, ma per continuare a costruire azione politica e mobilitazioni condivise sui punti dell’Agenda Sociale. Per queste ragioni abbiamo chiesto ai politici presenti un impegno molto più radicale e deciso a partire da l’ostruzionismo al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, passando per il Def in cui ancora una volta mancano politiche e investimenti necessari a sconfiggere le disuguaglianze, sino ad arrivare alla necessità di costituire un Tavolo di confronto permanente tra forze sociali e politiche sulla base dei punti dell’Agenda sociale.

L’assemblea è stata affollatissima dall’inizio alla fine del confronto. Tutti presenti i politici che si erano impegnati a partecipare a nome dei partiti sottoscrittori dell’Agenda Sociale: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Sinistra Italiana e Unione Popolare. La gestione dell’assemblea e degli interventi, come potrete vedere dal video, è stata ottima, consentendoci di intervenire tutte e tutti così come stabilito. Negativi invece molti degli articoli e dei servizi giornalistici. Semplificazioni, errori marchiani e in alcuni casi evidente mala fede pur di non raccontare che esistono centinaia di associazioni e realtà sociali che si organizzano insieme per i loro diritti e che cooperando uniscono in una comune agenda le risposte necessarie a tutte e tutti. La pessima qualità e poca libertà della nostra stampa rispecchiano la pessima qualità della nostra democrazia e della cultura complessiva in questo momento storico. Ma questo non ci scoraggia. Anzi, deve spronarci a un maggior impegno per contribuire a migliorare la qualità della nostra informazione, senza la quale è impossibile farsi un’idea propria.

Come Coordinamento nazionale della Rete dei Numeri Pari abbiamo stabilito le modalità di lavoro e di partecipazione delle nostre realtà al Tavolo permanente di confronto su cui si sono impegnate le forze politiche presenti. Le vogliamo condividere con tutte e tutti perché solo attraverso percorsi partecipativi, trasparenti e inclusivi è possibile migliorare la condizione di tutte e tutti.

Scopo del Tavolo

Il tavolo serve come luogo di confronto permanente sui temi proposti dall’opposizione sociale con l’obiettivo di: dare seguito agli impegni presi dalla politica sui punti dell’Agenda sociale mettendo in contatto le persone referenti sui singoli temi con i Parlamentari di riferimento dando vita a sottogruppi; verificare le azioni messe in campo dal Governo sui punti dell’Agenda sociale (cancellazione del reddito, tagli alle politiche sociali, avanzamenti sul processo di attuazione dell’Autonomia differenziata ecc..) consentendo un rapido scambio di informazioni con le realtà sociali nel tavolo e con tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’Agenda sui territori; costruire iniziative di mobilitazione sui punti dell’Agenda che rafforzino l’azione dell’opposizione sociale sui territori; sedimentare e sistematizzare proposte e interventi comuni su questi temi che durino nel tempo, che diventino patrimonio condiviso e non ci costringano a ripartire da zero.

Come è organizzato

Il tavolo porta avanti gli obiettivi e le proposte dell’Agenda Sociale attraverso 6 sottogruppi: 1) Autonomia differenziata, democrazia costituzionale e guerra; 2) Diritto all’abitare; 3) Politiche industriale, lavoro, salario e riconversione; 4) Politiche sociali, disuguaglianze di genere, reddito e fisco; 5) Accoglienza; 6) Lotta alle mafie.

Le realtà della Rete che saranno presenti al Tavolo saranno quelle che sino ad ora si sono rese protagoniste di aggregare e costruire piattaforme condivise con quei soggetti che condividono analoghi obiettivi, potendo garantire un impegno costante a partire dal lancio dell’Agenda la scorsa estate sino ai prossimi mesi che ci vedranno ancora più impegnati e impegnate in un lavoro comune. Porteranno avanti le proposte condivise dell’Agenda Sociale e restituiranno attraverso dei report che saranno accessibili a tutti e tutte.

Qualsiasi realtà iscritta alla Rete dei Numeri Pari che voglia partecipare a questo percorso potendo garantire impegno e costanza, è molto più che benvenuta. Può scrivere per dare la propria disponibilità direttamente al gruppo di comunicazione. Allo stesso modo, qualsiasi realtà che sostiene l’Agenda Sociale voglia costruire iniziative, momenti di formazione e mobilitazioni sui propri territori, non esiti a contattare il gruppo di comunicazione. È molto importante riportare il lavoro svolto a livello nazionale sui territori.

Per uscire dalla crisi, in un momento così difficile anche a livello internazionale, non abbiamo altra strada che il nostro cammino in comune. Non per noi, ma per Tutte e Tutti!

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